Le ferite sono mappe sul nostro corpo, servono ad indicarci la strada verso la versione migliore di noi stessi.
Sono un po’ come le costellazioni, affascinanti per certi versi, non ci svuotano mai, anzi ci riempiono. Hanno il potere di farci sentire tutto. Quel tutto che scorre nelle nostre arterie, dentro di noi, toccando anche la più piccola cellula del nostro corpo, fino ad arrivare ad amplificare e a dettare il ritmo dei battiti del cuore e del rumore dei pensieri.
Sono esperienze che hanno il potere di trasformare il tempo.
Tutto può diventare lentissimo e perdurare quanto la percezione che abbiamo dell’infinito.
Tutto può diventare velocissimo e durare meno di un battito di ciglio, durare solo il tempo di un fulmine nel cielo.
Solitamente accade quando, dopo il divagare, persi, in una notte infinita, ci rialziamo e iniziamo a camminare sotto la pioggia, per poi ritrovarci a correre con un sorriso e sempre meno affanno verso l’alba.
Nessun conto da pagare alla fine, solo una mancia alla vita passata fino a quel momento.
È vero, perdersi può durare un attimo senza fine, ritrovarsi, però, vale una vita intera.
📷 artist: Glen Martin Taylor

Lascia un commento