Lo stesso

Non ho paura di te,
né del vuoto che lascerai

Sono più spaventata di me
e del vuoto che poi indosserò,
nascosto dietro un sorriso,
strapiombo dentro le miei iridi

Non ho paura di te,
né del vuoto che lascerai

Mi preoccupa soltanto
la capacità di cadere
in quei vuoti,
la mia

Ma tu,
tu passerai

Così come passa ogni inverno,
anche il più gelido e assiderante inverno
Così come passa ogni notte
ed il più assordante tenebroso buio

Soffierà il vento tra i capelli
e ti porterà via,
lascerà soltanto
la ruggine di un ricordo

E sarà di nuovo mattina
E sarà di nuovo primavera

Non ho paura di te
né del vuoto che lascerai

Ti correrò incontro, sorridente e fremente
affamata di emozioni e mal di pancia
consapevole
della mia ingenuità.